L'infinito istante
“di rado mi sono sentito così libero come in quel periodo, durante le ore e i giorni passati a vagabondare per quelle contrade, spesso solo scarsamente popolate, a poca distanza dalla costa”. Sebald, Gli anelli di Saturno
Non è mai esistita un’Arcadia ideale, un posto incontaminato, immune al passaggio del tempo. L’uomo ha incessantemente disegnato delle linee labili che si sono aggregate, si sono sovrapposte, andando a costituire quello che oggi chiamiamo Paesaggio. L’Infinito Istante è itinerario e anche fuga. E’ il racconto di incontri, amici, oggetti, in cui si rispecchia e scandisce il cammino umano, il racconto di un’Italia comune, apparentemente marginale, dove la natura perde i richiami mitici ad una illusione vernacolare in favore di un’antropizzazione da sempre presente, magari sobria, armoniosa, ma comunque rispondente ai soli bisogni dettati da una quotidianità spesso più dura di quanto si ammetta. L’intreccio di immagini di archivio e reportage traccia linee sottili, racconti che vibrano leggeri su una tela grigia, dentro uno spazio latente a cui non appartengono in pieno. Parla di un tempo che scorre costante, di paesi che, da sopra le cime delle colline, scivolano fino alle zone artigianali a valle. Mostra un territorio che non si sottrae a sedimentazioni, sfaccettature e contraddizioni, un luogo che, lontano dalla ricerca di un estetismo sempre più insoddisfatto, può rappresentare l’Italia intera.
Le immagini raccolte in questo lavoro sono state realizzate nel 2023 nella Provincia di Fermo, Marche, concentrandosi in particolare sul comune di Grottazzolina, 3.382 abitanti (Istat 2017). Il testo è stato scritto con il contributo di Andrea Centoni che, avendo vissuto nei luoghi rappresentati, mi ha accompagnata nella ricerca.
esposizioni: 2024 | Dalla Terra alla Luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana, Festival della Fotografia Italiana
pubblicazioni: 2025 | Sguardi Contemporanei, Fotografia dell'Architettura
© Martina Simonato 2023